Nelle ultime ore, il Ministero della Salute ha dovuto ritirare un lotto di salame morbido prodotto in Italia. È pericoloso per la salute
Il Ministero della Salute svolge molti ruoli istituzionali. I più importanti, come il controllo degli alimenti che sono messi in commercio, è spesso sottovalutato o addirittura non noto, ai più: in realtà, però, è fondamentale per la sicurezza dei cittadini.
Attraverso gli Operatori del Settore Alimentare, infatti, controlla tutto ciò che è sugli scaffali dei supermercati e accoglie le richieste dei produttori e dei consumatori, per accertare che ciò che è in vendita sia sicuro e sano per tutti.
Nelle ultime ore, è dovuto intervenire a gamba tesa nella commercializzazione di un noto salame a pasta morbida. L’allarme è ancora attivo e il colpevole è sempre lui: la Listeria.
Salame ritirato dal commercio: i dettagli
Il richiamo riporta come data il 21/11/2022, anche se sul sito del Ministero della Salute l’annuncio è arrivato solo il 1° dicembre. Il Ministero della Salute ha ritirato un lotto di salame morbido prodotto dalla Sa. Mo. Srl, il cui marchio di identificazione è IT91188LCE. Il salume è stato prodotto in Località Terriccioli, a Matelica in provincia di Marcerata e la motivazione è la rilevata presenza di Listeria Monocytogenes, come riporta l’annuncio.
Il prodotto, secondo quando annunciato dal Ministero della Salute, non deve essere consumato per nessuna ragione e dev’essere riportato al punto vendita, dove si ha diritto a un rimborso totale o a una sostituzione. La Listeria è un battere che si trova molto comunemente nel terreno e nell’acqua e quindi può facilmente contaminare ortaggi, verdure o gli animali che si abbeverano da fonti contaminate. In particolar modo, è spesso presente in cibi crudi come verdure o carni non cotte: se il rischio, quando l’alimento è ben cotto, si azzera, per i cibi crudi invece questa sicurezza non si ha.
I sintomi di un’infezione da Listeria possono essere di due tipi. Se si è fortunati, si prende solo una forte gastroenterite con vomito, dissenteria ed eventualmente febbre. Nei casi più gravi, invece, si prende una forma sistemica che può causare anche meningite, meningoencefalite e sepsi. Dall’ingestione del cibo contaminato alla manifestazione dei sintomi trascorrono una decina di giorni, nel secondo caso, mentre nel primo si avvertono già dopo 24 ore. Se si ha il dubbio di aver ingerito questo salame, quindi, è meglio avvertire subito il medico.