Damiano dei Maneskin è impegnato con la band nel tour mondiale, ma intanto dall’Italia arrivano frecciate velenosissime
Mentre Damiano David e i Maneskin sono impegnati con successo nel tour mondiale, una figura importante del panorama musicale italiano spara bordate velenosissime contro la band, rivelando alcuni retroscena scomodi.
Le frecciate lanciate contro il gruppo rock vanno in controtendenza rispetto ai numeri e al successo di pubblico ottenuti dai giovani musicisti romani. Dalla vittoria di Sanremo e del Festival Europeo sembra passato un secolo.
I Maneskin continuano a mietere successi uno dietro l’altro e sono diventati in pochissimo tempo delle vere e proprie stare nel panorama musicale internazionale. Ma in Italia c’è chi non ha paura di criticarli aspramente, come rivelato da Dagospia.
“Damiano dei Maneskin: frecciate dall’Italia
Il giornale online Dagospia ha intervistato in esclusiva Paolo Zaccagnini, nume tutelare del giornalismo musicale italiano, il quale senza peli sulla lingua ha detto ciò che pensa del fenomeno planetario che risponde al nome dei Maneskin.
Alla domanda se fanno rock oppure no, Zaccagnini ha risposto al suo intervistatore in maniera ironica: “Rock? Mi conceda, al massimo riconosco al cantante la fede giallorossa… Ma il rock è un’altra cosa”. Poi gli è stato chiesto un parere sull’ultimo singolo del band e anche in questo caso Zaccagnini ha espresso tutte le sue perplessità: “Mah… però mi è piaciuto molto il video. Per carità sono pure bravi ragazzi e carini…”
Sul tour mondiale, il giornalista musicale si è espresso in questi termini: “Si sa, per suonare in certi posti hanno pagato le case discografiche”. Per Zaccagnini quello di Damiano David e dei Maneskin è un fenomeno destinato a sgonfiarsi. “Tra qualche anno non se li ricorderanno più, sono di passaggio”, ha spiegato l’esperto di musica.
E ancora: “In realtà sa qual è il vero problema? Sono deboli col manager, si fanno comandare… che si canta col culo di fuori? Dovrebbero dirgli: ‘Mettilo tu sto pantalone!’. Oppure ‘esci tu senza reggiseno!’. Il manager è la loro fortuna, ma pure la loro disgrazia”.
Zaccagnini non si è fatto scrupoli di dire quel che pensa veramente. Così, quando l’intervistatore gli ha ricordato che oggi i Maneskin vengono considerati la più grande rock band contemporanea, il giornalista musicale, facendo autocritica, ha dato la colpa alla stampa: “La prima colpevole di tutto, pure della situazione economica e politica”.