Caldi, confortevoli e alla moda, di cappelli invernali ne esistono mille tipi, forme e colori. Un effetto indesiderato, però, li accomuna tutti: è un disastro
Non appena arriva un po’ di freddo, sciarpe e cappelli escono dagli armadi pronti a difendere la testa dai colpi di aria gelida, che possono causare malanni fastidiosi e anche difficili da curare. Se quando eravamo bambini avevamo praticamente solo le cuffiette in lana, oggi possiamo scegliere tra tantissimi tipi diversi.
Dalle normalissime cuffiette fino ai più originali, con la falda larga o con le orecchie di un animale, i cappelli sono fondamentali per resistere al freddo e, per molti, sono anche un irrinunciabile dettaglio del look. Di lana, di cotone o di maglia, ne esistono forme, colori e varianti diversissime, adatte a ogni situazione ed esigenza.
I cappelli, di tutti i tipi, sono però accomunati da un grosso problema. Di qualsiasi forma o colore essi siano, causano infatti un effetto indesiderato tremendo: non c’è via di scampo.
Cappelli invernali: allarme capelli sporchi
I cappelli, soprattutto quelli invernali, per scaldare bene la testa devono essere di un materiale caldo e spesso, capace di riparare la pelle dai colpi di aria gelida che a volte tirano, quando fa freddo. Spesso, però, queste loro caratteristiche creano tra il cuoio capelluto e il tessuto uno strato di umidità e di caldo eccessivo che porta la testa a sudare e, di conseguenza, i capelli a sporcarsi.
Indossare frequentemente il cappello, infatti, crea danni alla chioma: da un lato ne distrugge il volume e, dall’altro, sporca in modo irrimediabile i capelli. Per risolvere questi problemi, purtroppo, non esiste alternativa al lavaggio: pulizia e volume si possono riacquistare solo tramite uno shampoo e una piega fatti come si deve. Sebbene spesso vengano dati consigli su ipotetici materiali, come la seta, che sembrano sporcare meno i capelli, in realtà la soluzione è solo una: se si tiene alla propria chioma, è bene cercare di indossare il cappello il meno possibile.
Lavarlo frequentemente è sicuramente un’ottima soluzione, come quella di cercare di non comprare cappelli troppo aderenti ma che lascino respirare il cuoio capelluto almeno un minimo. Un rimedio che quantomeno prova a diminuire i danni è quello di raccogliere i capelli in uno chignon o in una coda prima di indossare il cappello, anche se non a tutti piace l’effetto. In generale, però, quando si sceglie di indossarli si deve essere consapevoli di ciò a cui si va incontro.