Con il problema dell’inquinamento, molte Regioni stanno prendendo provvedimenti sulle stufe. Arrivano multe salatissime: fai attenzione
Con l’aumento dei costi relativi al riscaldamento, molte persone stanno cercando rimedi alternativi per scaldare la casa e i luoghi in cui vivono. In primo luogo, uno dei rimedi più facili da adottare è quello di abituarsi a vestirsi di più, indossando anche in casa felpe e pantaloni pesanti. Secondariamente, poi, si possono apportare migliorie per esempio agli infissi che, se vecchi, possono avere difficoltà a trattenere il calore.
Molti, però, cercano soluzioni più di impatto per esempio nell’acquisto di stufe a gas, a pellet o a legna. Massima attenzione, però, perché alcune regioni d’Italia stanno imponendo dure restrizioni a questi metodi di riscaldamento: arrivano multe salatissime.
Poiché il problema attuale non è solo l’aumento del costo delle bollette ma anche l’inquinamento atmosferico, alcune regioni d’Italia han deciso di prendere provvedimenti contro i carburanti che lo causano e lo aumentano. Sfortunatamente per chi le possiede, quindi, le stufe possono essere forti inquinanti e per questo motivo si sta iniziando a cercare di diminuirle, disincentivandone l’uso e l’acquisto.
In Lombardia è vietata l’installazione di sistemi di riscaldamento basati sulla combustione di bio massa, fatta eccezione per quelle che hanno impianti di ultima generazione. In questa regione le multe sono le più salate d’Italia e possono arrivare fino a un massimo di cinque mila euro. Le stesse riguardano anche le stufe a pellet: dal 2018, infatti, è obbligatorio usare materiale da ardere di classe A1 e la certificazione dev’essere effettuata da parte di un organismo accreditato.
In Veneto, invece, accendere camini e stufe a legna è vietato per tutti coloro i quali hanno generatori di calore con classe inferiore alle tre stelle e lo stesso riguarda il Piemonte, dove il divieto risale al 2018. Anche qui è vietato installare stufe a legna con una potenza inferiore dalle tre stelle e, dal 2019, il divieto riguarda anche quelli a quattro stelle.
In Emilia-Romagna, invece, ci si ferma alle stelle 1-2 per quanto riguarda caminetti, stufe a legna o a pellet. Insomma, anche in Italia la questione del riscaldamento si sta facendo sempre più costosa e complicata e, nel futuro, non sembra destinata a risolversi, se non con l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari, il cui costo però non è indifferente.
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