Finalmente è arrivato il tanto atteso bonus occhiali, che alleggerisce le spese di chi ha patologie specifiche. Ecco però le condizioni per ottenerlo
Sono moltissime le patologie che possono interessare l’occhio e, quindi, alterare la vista. A partire dalla diffusissima miopia, che impedisce di vedere lontano in modo nitido, c’è poi l’astigmatismo, l’ipermetropia, lo strabismo e molte altre situazioni. Chi ha anche solo una di queste problematiche è quindi costretto a intervenire con delle lenti correttive, siano esse a contatto o in veri e propri occhiali. Questo comporta però costi non indifferenti poiché, soprattutto in soggetti giovani, si tende a peggiorare di anno in anno.
Nelle ultime ore è stato approvato il bonus occhiali 2022, che consente a chi ha queste problematiche di tirare un sospiro di sollievo. Per ottenerlo, però, bisogna rispettare specifiche condizioni: eccole tutte.
Bonus occhiali 2022: i limiti ISEE
Solo chi è costretto a indossarli quotidianamente sa i costi che le patologie che interessano l’occhio hanno. Tra visite periodiche dall’ottico o dall’oculista, le lenti correttive e la montatura, annualmente la spesa è sicuramente ingente. Se poi, in una famiglia, è più di una persona a dover vivere questa situazione è un attimo che quella che è una spesa importante diventa un vero e proprio incubo.
Il Bonus Occhiali 2022 prevede un contributo di 50 euro, valido fino al 31 dicembre 2023, per tutti gli acquisti di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive fatti dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. Per ottenerlo è necessario avere un ISEE inferiore ai 10mila euro e, nel caso questo sia confermato e comprovato, questo bonus verrà erogato sottoforma di voucher o come rimborso, per chi ha già effettuato l’acquisto.
Il richiedente deve registrarsi su un’applicazione web dedicata, resa disponibile dal sito del Ministero della Salute, ed autenticarsi con Spid, Cie o Cns. A quel punto, verificate le condizioni di ISEE da parte dell’INPS, il voucher sarà reso disponibile sull’applicazione stessa. Il rimborso, invece, avverrà sulle coordinate Iban fornite al momento della registrazione, con la copia della fattura o della documentazione.
Per tutti coloro i quali hanno sostenuto, nell’ultimo anno, spese di questo tipo è quindi arrivata una buona notizia: si deve recuperare la fattura dell’acquisto e, successivamente, aspettare il rilascio dell’applicazione specifica. Per quanto non sia una soluzione all’ingente spesa è pur sempre un sostegno economico, soprattutto in un periodo come questo in cui l’inflazione e i rincari stanno travolgendo qualsiasi aspetto della quotidianità.